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25 aprile 2017 2 25 /04 /aprile /2017 17:03

Il compagno del poliziotto gay ucciso a Parigi

http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_21/compagno-l-impegno-diritti-gay-l-incubo-bataclan-chi-era-xavier-poliziotto-ucciso-parigi-ccd936e0-2697-11e7-b6b1-a150ed5c16fd.shtml

http://video.corriere.it/ricordo-compagno-poliziotto-ucciso-parigi-questo-odio-non-ti-appartiene/e0356e74-29a9-11e7-9909-587fe96421f8

Etiene Cardiles 

Questo odio non lo provo perché non ti appartiene, perchè non corrisponde a nulla di ciò che faceva battere il tuo cuore che ti aveva reso agente e guardiano della pace. Perchè l'interesse generale, il servizio verso gli altri e la protezione di tutti facevano parte della tua educazione e convinzione,La comprensione, il dialogo e la tolleranza sono le armi migliori.

Il compagno del poliziotto ucciso:
«Sarai nel mio cuore per sempre»

Etienne Cardiles, per quattro anni compagno di Xavier Jugelé, il poliziotto ucciso a Parigi lo ricorda: «Dovevamo andare in vacanza, ora soffro senza odio perché l’odio non ti apparteneva, resterai nel mio cuore per sempre. Ti amo»

Elisabetta Rosaspina

«Quando si è sparsa la voce che qualcosa grave stava accadendo sui Champs Élysées e che un poliziotto era stato ucciso, una piccola voce dentro di me mi ha detto che eri tu, Xavier. E mi sono subito venute in mente quelle parole: non avrete il mio odio»: nel silenzio del cortile della Prefettura di Polizia, davanti alla bara dell’agente caduto nell’ultimo attacco terroristico che ha colpito la Francia, il suo compagno cita la memorabile lettera aperta ai terroristi scritta da Antoine Leiris, marito di Héléne Muyal, una delle 90 vittime della strage al Bataclan, il 13 novembre del 2015. «È stata una lezione di vita che mi ha fatto crescere e che oggi mi protegge», ha detto, riconoscente a Leiris, che ha incontrato e abbracciato.

«Dovevamo andare in vacanza»

Da questa mattina per la Francia, grazie a Etienne Cardiles, che ha condiviso gli ultimi quattro anni di vita di Xavier Jugelé, il poliziotto assassinato giovedì 20 aprile, a poche decine di metri dall’Arco di Trionfo, non è più soltanto il volto pulito di un ragazzo in divisa, falciato in servizio dai colpi di un fanatico, a 72 ore dalle elezioni presidenziali. Per la prima volta, a una cerimonia di omaggio nazionale, ha preso la parola – prima del presidente della Repubblica – il congiunto di una vittima. E lo ha fatto per restituirne al Paese l’immagine più intima e personale. Partendo dagli ultimi momenti passati con lui: «Xavier, giovedì mattina quando sono uscito per andare come ogni giorno al lavoro, tu dormivi ancora – Etienne Cardiles ha esordito nel cortile dell’onore della Prefettura di polizia dove le massime autorità dello Stato, della capitale e delle forze armate erano schierate stamattina per l’estremo saluto al giovane capitano, promosso a titolo postumo -. Durante la giornata ci siamo scambiati innumerevoli messaggi sulla nostra prossima vacanza in un Paese lontano, che sognavi da tempo. Avevamo comprato i biglietti martedì».

«Soffro senza odio»

Etienne sapeva quale compito aspettasse il compagno quella sera, al 102 dell’avenue più famosa del Paese, a guardia dell’Istituto culturale turco, davanti al quale era prevista una manifestazione: «Hai preso servizio alle 14 in quella divisa di cui ti prendevi tanta cura. Quel tipo di missione, lo so, ti piaceva, perché era sugli Champs Élysées, l’immagine della Francia, e perché era la cultura che dovevi proteggere. In quell’istante e in quel luogo, il peggio è arrivato per te e per i tuoi colleghi. Uno di quegli eventi che tutti temiamo e speriamo che non accadano mai. Te ne sei andato sul colpo, e di questo ringrazio la tua buona stella. Sono rientrato a casa la sera senza di te, con un dolore estremo che forse, spero, si placherà un giorno». Un dolore lacerante, ma esente dall’odio: «Per quel che mi concerne, soffro senza odio, perché l’odio non ti apparteneva, non corrisponde a quello che faceva battere il tuo cuore e che aveva fatto di te un gendarme e un guardiano della pace».

    «Resterai sempre nel mio cuore»

    Non si è dimenticato del lavoro e della sofferenza dei colleghi di Xavier: «Ancora prima di conoscerti, ammiravo già questa vocazione di proteggere e garantire i diritti di tutti i cittadini» ha aggiunto Etienne Cardiles, prima di raccontare con semplicità chi era, nel suo tempo libero, il poliziotto disteso nella bara davanti a lui, il suo amore per la musica, per la cultura, il cinema: «Cinque film di fila in un pomeriggio di sole, non ti facevano paura – ha ricordato il compagno di Xavier -. Resterai nel mio cuore per sempre. Ti amo. Restiamo degni e vegliamo sulla pace, conserviamo la pace», ha concluso nel silenzio totale del cortile della Prefettura e dei poliziotti in borghese, radunati all’esterno, davanti allo schermo gigante su cui si proiettavano le immagini della cerimonia.

     

     

    “Vous n’aurez pas ma haine”

    Vendredi soir vous avez volé la vie d’un être d’exception, l’amour de ma vie, la mère de mon fils mais vous n’aurez pas ma haine. Je ne sais pas qui vous êtes et je ne veux pas le savoir, vous êtes des âmes mortes. Si ce Dieu pour lequel vous tuez aveuglément nous a fait à son image, chaque balle dans le corps de ma femme aura été une blessure dans son coeur.

    Alors non je ne vous ferai pas ce cadeau de vous haïr. Vous l’avez bien cherché pourtant mais répondre à la haine par la colère ce serait céder à la même ignorance qui a fait de vous ce que vous êtes. Vous voulez que j’ai peur, que je regarde mes concitoyens avec un oeil méfiant, que je sacrifie ma liberté pour la sécurité. Perdu. Même joueur joue encore.

    Je l’ai vue ce matin. Enfin, après des nuits et des jours d’attente. Elle était aussi belle que lorsqu’elle est partie ce vendredi soir, aussi belle que lorsque j’en suis tombé éperdument amoureux il y a plus de 12 ans. Bien sûr je suis dévasté par le chagrin, je vous concède cette petite victoire, mais elle sera de courte durée. Je sais qu’elle nous accompagnera chaque jour et que nous nous retrouverons dans ce paradis des âmes libres auquel vous n’aurez jamais accès.

    Nous sommes deux, mon fils et moi, mais nous sommes plus fort que toutes les armées du monde. Je n’ai d’ailleurs pas plus de temps à vous consacrer, je dois rejoindre Melvil qui se réveille de sa sieste. Il a 17 mois à peine, il va manger son goûter comme tous les jours, puis nous allons jouer comme tous les jours et toute sa vie ce petit garçon vous fera l’affront d’être heureux et libre. Car non, vous n’aurez pas sa haine non plus.

     


     
    “Non avrete il mio odio”

    Venerdì sera avete rubato la vita di un essere eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio ma non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio saperlo, siete delle anime morte. Se questo Dio per il quale voi uccidete ciecamente ci ha fatto a sua immagine, ogni proiettile nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore.

    Allora io non vi farò questo regalo di odiarvi. Voi l’avete cercato ma tuttavia rispondere all’odio con la rabbia vorrebbe dire cedere nella stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Volete che io abbia paura, che guardi i miei concittadini con occhi diffidenti, che sacrifichi la mia libertà per la sicurezza. Perso. Stesso giocatore gioca ancora.

    L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era così bella, come quando è uscita questo venerdì sera, così bella come quando me ne innamorai perdutamente più di 12 anni. Certamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma vi assicuro che sarà di breve durata. So che lei ci accompagnerà ogni giorno e che noi ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere a cui voi non avrete mai accesso.

    Siamo in due, io e mio figlio, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo raggiungere Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha 17 mesi appena, mangerà la sua pappa come tutti i giorni, poi giocheremo come tutti i giorni e per tutta la sua vita questo piccolo ragazzo vi farà l’affronto di essere felice e libero. Perché no, non avrete neanche il suo odio.
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